sabato 28 aprile 2007

EUTANASIA dei PLATANI

Faccio seguito all’articolo pubblicato sull’Eco di Bergamo del 30/03/07 “Marciapiede al posto dei platani”.

Da tempo assistiamo ad una “strana” politica ambientale-urbanistica nel nostro comune.
Già avevamo fatto notare anche sul suo giornale che la variante Clusone-Rovetta ( cosi’ concepita ) non fosse solo una “scorciatoia” per la diminuzione del traffico automobilistico ma un vero e proprio cambiamento ambientale ed urbanistico con future conseguenze speculative ed edilizie.

Prime vittime di questo cambiamento adesso sono i platani secolari di via San Lucio con il pretesto ,cosi’ si legge dalla nota dell’Ufficio Tecnico comunale , che i loro rami disturbano i giardini delle case adiacenti e che le loro radici “provocano problemi al manto stradale e ai marciapiedi”

Quindi soluzione rapida e immediata …tagliamoli TUTTI!

Soluzioni diverse esistono eccome ,senza tagliare neanche un albero ,vedi quella attuata dal Comune di Bergamo per la salvaguardia e la conservazione dei pini marittimi del viale di Valverde.
Come sempre non esistono problemi ma soluzioni intelligenti e diverse se si vuole conservare ,preservare e proteggere un bene ambientale.

Se fosse vero poi che per la loro natura i platani non siano più adatti al contesto del nostro territorio allora perché non tagliarli tutti: via quelli della Stazione ,quelli di via Roma etc..?
Se non è cosi’ allora perché solo quelli di via San Lucio sarebbero cosi’ pericolosi ? quando in più questo progetto prevede per questo tratto di strada un senso unico in discesa?

Allo scrivente non risulta poi che gli studenti del Pacati e del Patronato siano messi in serio pericolo in considerazione che ,data la loro età, non sono cosi’ incapaci di attraversare la strada né nessuno di loro è accompagnato a scuola da genitori o con mezzi disturbati dai platani.

Certo è che stiamo assistendo ad una vero “ progetto urbanistico ambientale creativo “ dalla ristrutturazione con il nuovo edificio dell’Angelo Maj (già criticato da don Morali ),a quel “ mostro “ di piazza Sant’Anna (criticato da non pochi Consiglieri comunali ), al taglio dei platani…operazioni strane per un Comune che si dichiara ad alta vocazione turistica e ambientale.

Mi auguro solo che il servizio fitosanitario della regione neghi questa autorizzazione (visto che gli alberi in più godono di ottima salute).

Forse come già qualcuno ha fatto notare sarebbe veramente ora di tralasciare le schermaglie sulla variante al PRG ed affrontare con un’ampia partecipazione anche di cittadini un Progetto di pianificazione del territorio che definisca il futuro ambientale di quel poco che ancora rimane per uno sviluppo più armonico anche in prospettiva di qualità della vita per tutti residenti inclusi e non solo in chiave pseudo-turistica.

Da una parte ci si dichiara tutti “appassionati del territorio” delle sue bellezze e della sua storia e del suo patrimonio artistico-architettonico e dall’altra con un semplice atto amministrativo si decreta l’”eutanasia dei platani”. Certo i platani non votano ma i cittadini si’ !

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