UNA SFIDA POSSIBILE ?
Un grande MINISTERO (paragonato a un transatlantico) che comprende SVILUPPO DUREVOLE, ACQUE ,ENERGIA,TRASPORTI,INFRASTRUTTURE,ALLOGGI e TERRITORIO.
Un’unica “ cabina di regia “ per un gigantesco ministero è questo che la Francia di Sarkosy ha lanciato come sfida : sposare economia e ecologia.
Certo è una sfida che lascia molti interrogativi aperti non solo di priorità politiche ma anche organizzative ( si pensi che il Ministero dell’Ecologia conta 3800 funzionari contro i 90.000 delle sole Infrastrutture e che il budget ecologico non ammonta a più dello 0,4% delle spese statali).
Se si pensa che solo 10 anni fa i temi ecologici non interessavano quasi a nessuno ,che solo 5 anni fa si parlava solo di mettere un po’ di verde qua e là ,oggi il concetto di SVILUPPO SOSTENIBILE è ben presente nelle diverse politiche europee,nazionali e locali.
E’ una sfida che mette ben in evidenza che è possibile conciliare economia ed ecologia e che anzi l’ecologia è una risorsa sempre più importante dell’economia imponendosi come una spina dorsale della “nuova economia”.
Una sfida che è iniziata anche qui da noi con questa FINANZIARIA VERDE la prima nella storia della nostra repubblica:
600 milioni di euro per la lotta ai cambiamenti climatici
730 ml di euro per la messa in sicurezza del territorio
270 ml di euro per la mobilità sostenibile
E a questo aggiungiamo incentivazioni per i pannelli solari ,detassazioni per energie rinnovabili,maggiori risorse per i parchi,fondi per l’agricoltura biologica.
Questo solo per restare nell’ambito ecologico.
Un risultato che va ampliato sicuramente ma che segna una vera volontà di affrontare in modo progettuale il SISTEMA ITALIA.
Da qui l’esigenza che i VERDI rimangano una forza alternativa e propositiva con caratteristiche proprie, aperte si' al dialogo con il mondo politico,economico e sociale-associativo ma senza radicalismi o commistioni che annacquerebbero l’originalità della nostra proposta.
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