venerdì 19 ottobre 2007

NON DIMENTICARE LA MONTAGNA

Sembra questo un appello che ogni anno si affaccia alla presentazione della FINANZIARIA.

Ci si accorge troppo spesso che la montagna esista solo nei momenti di emergenza o di catastrofi o calamità ..incendi ,alluvioni ,frane ma poco nel suo scorrere di vita quotidiana.

Eppure la montagna e chi la abita ,dopo gli spopolamenti degli anni 80, vede una stabilità abitativa assai significativa con il turismo ,l’industria ,l’artigianato ,il terziario avanzato,l'agricoltura e l'allevamento e tutto questo al di là delle difficoltà di collegamenti e di viabilità e tutto questo al di là di una scarsità di servizi troppo sparsi sul territorio e scarsi rispetto alla città.

E’ chiaro quindi che chi vive nei nostri territori si senta talvolta quasi abbandonato quasi un cittadino di serie B per qualità e quantità di servizi !

Se la protesta delle Comunità Montane verso questa finanziaria merita una attenta analisi delle motivazioni ,non solo di auto-difesa e di poca critica , dall’altra pero’ solleva un tema ormai ineludibile: quali strutture amministrative per il territorio ?

Si parla di soppressioni di province ,di soppressioni di comunità montane ,di riduzione della rappresentanza nelle stesse (nel nome del risparmio per i costi della politica ), di unioni di comuni etc…!

La realtà è anche più incalzante! Il senso ,oggi,di certe realtà comunali là dove non si raggiungono neanche i 100 abitanti ( poco più o meno di un condominio di città) o dove certi comuni ormai faticano a capire dove iniziano e dove terminano, tanto l’urbanizzazione li ha cosi’ incollati l’uno all’altro.

Ebbene allora ben vengano le proteste e le richieste di maggiori risorse per le realtà di montagna ma non sarà con leggi sparse qua e là siano esse nazionali o regionali che si risolveranno i problemi della montagna. Problemi che vanno ben oltre i piccoli campanilismi e gli ancor più piccoli localismi (vedi le frazioni comunali )..si rende necessaria ormai una vera grande riflessione che ridisegni da una parte le realtà istituzionali (comuni ,unione dei comuni ,comunità montane ,consorzi etc..) , con chiarezza e con stabilità nel tempo , e dall’altra liberare risorse ed investimenti per questi territori che costituiscono il presidio più qualificato per l’ambiente e la storia del nostro paese.

“La montagna esiste e merita rispetto”.

domenica 14 ottobre 2007

Un NOBEL per l'ambiente :A.GORE

Quest’anno, il Premio Nobel per la Pace va a una persona e a un’istituzione che non si sono distinti per la risoluzione di un conflitto di guerra classico.
Questo premio attira l’attenzione sui nuovi tipi di minaccia alla sicurezza internazionale di cui i nostri governi anche europei hanno tardato a prendere coscienza.
Il cambiamento climatico,il riscaldamento del pianeta e di conseguenza quello dell’accesso alle fonti energetiche,il controllo dell’approvvigionamento idrico ecc..
Fenomeni considerati come “naturali” possono essere all’origine di conflitti tra i popoli e gli Stati,conflitti altrettanto sanguinosi come le guerre di frontiera degli stati europei dell’800 e del ‘900.
L’attribuzione del Premio Nobel della pace a GORE è un gesto politico contro G.W .BUSH, un gesto riassunto nel suo film UNA SCOMODA VERITA’, un combattimento per la salvezza del pianeta.
Al di là delle dispute tra esperti, gli osservatori che seguono i conflitti in Africa hanno constatato che il riscaldamento climatico e i suoi effetti sull’equilibrio ecologico sono all’origine di conflitti tra nomadi e sedentari.
E’ forse l’anticipo di migrazioni di massa che potrebbe provocare una competizione violenta per l’accesso alle risorse naturali ed il rischio di guerre all’interno di Stati e tra di loro.
Questo premio Nobel 2007 segna per tutti un campanello d’allarme!
Come VERDI non possiamo che essere soddisfatti di questo premio Nobel . Ora occorre continuare questa battaglia con coerenza su un fronte ampio e risvegliare certe timidezze che ancora impediscono di mettere nei nostri territori il tema AMBIENTE tra le priorità.
Il lavoro non manca !