domenica 30 dicembre 2007

UN MESSAGGIO per l’uomo e l’ambiente.

Nel suo messaggio augurale per la Giornata Mondiale della Pace il Papa invita credenti e non credenti ad una serie di riflessioni tra cui cogliamo ,per il nostro specifico,soprattutto quella sull’ambiente!
Un contributo che si inquadra in un dibattito più ampio già evidenziato nel Convegno Europeo” ECOLOGIA e SPIRITUALITA’” con il contributo di tutte le correnti di pensiero filosofico e spirituale europee.


Famiglia, comunità umana e ambiente

7. La famiglia ha bisogno di una casa, di un ambiente a sua misura in cui intessere le proprie relazioni. Per la famiglia umana questa casa è la terra, l'ambiente che Dio Creatore ci ha dato perché lo abitassimo con creatività e responsabilità. Dobbiamo avere cura dell'ambiente: esso è stato affidato all'uomo, perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo sempre come criterio orientatore il bene di tutti. L'essere umano, ovviamente, ha un primato di valore su tutto il creato. Rispettare l'ambiente non vuol dire considerare la natura materiale o animale più importante dell'uomo. Vuol dire piuttosto non considerarla egoisticamente a completa disposizione dei propri interessi, perché anche le future generazioni hanno il diritto di trarre beneficio dalla creazione, esprimendo in essa la stessa libertà responsabile che rivendichiamo per noi. Né vanno dimenticati i poveri, esclusi in molti casi dalla destinazione universale dei beni del creato. Oggi l'umanità teme per il futuro equilibrio ecologico. È bene che le valutazioni a questo riguardo si facciano con prudenza, nel dialogo tra esperti e saggi, senza accelerazioni ideologiche verso conclusioni affrettate e soprattutto concertando insieme un modello di sviluppo sostenibile, che garantisca il benessere di tutti nel rispetto degli equilibri ecologici. Se la tutela dell'ambiente comporta dei costi, questi devono essere distribuiti con giustizia, tenendo conto delle diversità di sviluppo dei vari Paesi e della solidarietà con le future generazioni. Prudenza non significa non assumersi le proprie responsabilità e rimandare le decisioni; significa piuttosto assumere l'impegno di decidere assieme e dopo aver ponderato responsabilmente la strada da percorrere, con l'obiettivo di rafforzare quell'alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell'amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino.

8. Fondamentale, a questo riguardo, è « sentire » la terra come « nostra casa comune » e scegliere, per una sua gestione a servizio di tutti, la strada del dialogo piuttosto che delle decisioni unilaterali. Si possono aumentare, se necessario, i luoghi istituzionali a livello internazionale, per affrontare insieme il governo di questa nostra « casa »; ciò che più conta, tuttavia, è far maturare nelle coscienze la convinzione della necessità di collaborare responsabilmente. I problemi che si presentano all'orizzonte sono complessi e i tempi stringono. Per far fronte in modo efficace alla situazione, bisogna agire concordi. Un ambito nel quale sarebbe, in particolare, necessario intensificare il dialogo tra le Nazioni è quello della gestione delle risorse energetiche del pianeta. Una duplice urgenza, a questo riguardo, si pone ai Paesi tecnologicamente avanzati: occorre rivedere, da una parte, gli elevati standard di consumo dovuti all'attuale modello di sviluppo, e provvedere, dall'altra, ad adeguati investimenti per la differenziazione delle fonti di energia e per il miglioramento del suo utilizzo. I Paesi emergenti hanno fame di energia, ma talvolta questa fame viene saziata ai danni dei Paesi poveri i quali, per l'insufficienza delle loro infrastrutture, anche tecnologiche, sono costretti a svendere le risorse energetiche in loro possesso. A volte, la loro stessa libertà politica viene messa in discussione con forme di protettorato o comunque di condizionamento, che appaiono chiaramente umilianti.

A tutti l'augurio di un lieto Anno nuovo!
Dal Vaticano, 8 Dicembre 2007
BENEDICTUS PP. XVI

sabato 29 dicembre 2007

I "miti" verdi ...

In un libro di Paul Waddington i comportamenti da vero ambientalista. Suddivisi in gradazioni di verde


La copertina del libro "Shades of Green"

LONDRA - Essere "eco" al giorno d'oggi è un'autentica scommessa, perché molte delle regole che si credevano imprescindibili per ogni ambientalista "duro e puro" rischiano di essere solo dei luoghi comuni, tutti da sfatare. Magari con l'aiuto del libro "Shades of Green: A (Mostly) Practical A-Z for the Reclutant Enviromentalist" dello scrittore Paul Waddington, che, misurando le attività umane per gradazioni di verde (da cui, appunto, "shades of green"), ha scoperto come molti dei comportamenti (e dei prodotti) che si credono eticamente corretti siano, in realtà, esattamente l'opposto o quasi.
Questi i più sorprendenti, a detta dello stesso Waddington dalle colonne del "Times", che li ha divisi per cromia, spaziando dal verdissimo (il punteggio ecologicamente più alto) al verde scuro (una via di mezzo, comunque accettabile), arrivando fino al "nemmeno un accenno di verde", che rappresenta la peggior scelta eco-compatibile possibile.

In attesa di poterlo leggere in italiano AUGURIAMO UN SUPER 2008 all’insegna di un anno ricco di successi ecologici anche per il nostro paese !

(da Repubblica )

venerdì 28 dicembre 2007

Turismo sostenibile e responsabile

698 milioni di arrivi internazionali, 478 miliardi di dollari spesi nel 2000, 1 occupato su 12 nel mondo: questi sono i numeri del Turismo, la prima industria del pianeta. Un'industria in netta crescita che certamente genera guadagni e benefici per le popolazioni nei luoghi di destinazione. Ma anche impatti negativi. Questi hanno ricadute su tre aspetti interconnessi: l'ambiente naturale, gli aspetti socio-culturali e quelli legati all'economia e allo sviluppo.
Ci riferiamo alla distruzione di coste ed ambienti naturali per far posto agli insediamenti turistici, allo sfruttamento del lavoro minorile, al traffico illegale di specie protette per il mercato dei souvenir, alla perdita d'identità culturale delle popolazioni nei luoghi di destinazione e a molte altre cose.
Lo stretto legame di dipendenza tra l'attività turistica e le risorse sulle quali questa vive (ambientali, culturali, umane) rende necessaria una riflessione sui modi di vivere e proporre il turismo.
Che differenza c'è tra Turismo Sostenibile e Turismo Responsabile? Se per sostenibilità si intende un modo di operare che possa essere "sopportato" dall'ambiente in senso lato (naturale, umano) in modo da conservarne nel tempo la qualità e le caratteristiche essenziali, e per responsabilità la consapevolezza delle proprie azioni e l'impegno a farsi carico delle conseguenze, allora i due termini si completano l'un l'altro: infatti il turismo per poter essere sostenibile deve necessariamente perseguire la responsabilità, a tutti i livelli, e un turismo in cui tutti i soggetti coinvolti svolgano il proprio ruolo con responsabilità, nel rispetto reciproco, non può che essere sostenibile.
Utopia? Forse, ma parafrasando il famoso detto di Lao Tze, qualunque viaggio, per lungo e difficile che sia, inizia con un passo.

Anche come turisti abbiamo la possibilità di fare qualcosa. Possiamo esercitare il nostro potere decisionale, indirizzando le nostre scelte verso soluzioni più rispettose dell'ambiente e della gente nei luoghi di destinazione.
Questo implica in primo luogo la necessità di essere informati, di riflettere sui nostri reali bisogni e aspettative, per poter scegliere il tipo di vacanza e di destinazione più "adatti" a noi. Il passo successivo riguarda l'organizzazione del viaggio, la scelta del Tour Operator o delle sistemazioni e dei mezzi di trasporto, se siamo viaggiatori indipendenti.
Infine, durante il viaggio, il modo in cui ci rapportiamo con la gente, quello che mangiamo, quello che acquistiamo, il modo in cui ci comportiamo, tutto può contribuire a fare di noi un viaggiatore responsabile. Cliccate sul decalogo e consultate il sito di AITR www.turismoresponsabile-aitr.it per organizzare una vacanza all'insegna del rispetto!!

(da CTS-ambiente )

venerdì 21 dicembre 2007

Finanziaria verde

"E' la più ecologica degli ultimi anni". Gli emendamenti dei Verdi alla manovra e l'intervento di Bonelli alla Camera

La Finanziaria licenziata dalla Camera, e e anche dal Senato , è "la più ecologica della storia repubblicana, l'unica che dà un vero, grande impulso alla lotta per i cambiamenti climatici". Lo riferiscono i Verdi che oggi a Montecitorio hanno illustrato i "grandi risultati" ottenuti nella discussione della manovra.
Una conferenza stampa che è servita anche ai Verdi per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Esiste la cultura dell'ambientalismo – ha detto Angelo Bonelli, Capogruppo alla Camera -, delle cose giuste da fare. Agli Ecodem del Pd diciamo solo che dentro questa Finanziaria ci sono grandi conquiste ambientali, che non ci sarebbero state senza i Verdi". Ciò dimostra che il Sole che ride è "necessario per Governo, Unione e Paese" e, in questo senso, ammonisce Bonelli, "la maggioranza dovrebbe mostrare più onestà intellettuale".
Anche Grazia Francescato, deputato dei Verdi, ribadisce il concetto: “La finanziaria ha messo chiaramente in evidenza la differenza tra ambientalismo d’immagine ed ambientalismo di sostanza”. “Questa – aggiunge Francescato - è la finanziaria più ecologista che sia mai stata approvata, ma, certo, poteva esserlo ancora di più, soprattutto se il Pd avesse davvero fatto dell’ambiente una priorità. Ci auguriamo che in futuro, su questioni fondamentali come l’eliminazione del carbone, il sostegno alla mobilità sostenibile, il rafforzamento delle aree protette, l’urbanistica sostenibile e la difesa del suolo e dell’identità dei centri storici, gli ambientalisti del Pd e di tutta la coalizione siano pronti a sostenere concretamente le battaglie dei Verdi”.
La Finanziaria 2008, spiega Bonelli, stanzierà 2 miliardi di euro per le politiche ambientali nei prossimi tre anni. Nel dettaglio la cifra si articola in 706 milioni nel 2008, 740 nel 2009 e 530 nel 2010. Tra le misure proposte dai Verdi, e accolte, quella che allinea l'Italia agli altri Paesi europei nella costruzione delle cosiddette 'case clima': dal 2009, infatti, il rilascio della concessione edilizia da parte dei sindaci è subordinato alla certificazione energetica dell'edificio. Inoltre, gli edifici di nuova costruzione dovranno essere dotati di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
E' stata anche decisa una riduzione dell'Ici per gli immobili che installino impianti a fonte rinnovabile per l'energia elettrica o termica a uso domestico. Tra gli emendamenti dei Verdi accolti a Montecitorio, gli interventi per il risparmio energetico e la riduzione della Co2 (anche attraverso la messa al bando di lampadine a incandescenza e di elettrodomestici appartenenti a classi inferiori alla A dal 2010), l'istituzione di un fondo per lo sviluppo dell'idrogeno, la creazione di itinerari ciclo-turistici dal recupero di ferrovie dismesse, gli interventi a tutela della fauna e contro il randagismo, che per la prima volta fanno capolino in Finanziaria.
Ancora, l'istituzione di un Fondo denominato "Un centesimo per il clima", che consentirà di finanziarie le politiche a favore della mobilità sostenibile, delle fonti energetiche rinnovabili e del contrasto ai cambiamenti climatici grazie alle entrate derivanti dalla contribuzione volontaria di un centesimo per ogni litro di carburante e per ogni 6kw/h di energia elettrica consumata. Una misura, presa d'accordo con le compagnie elettriche e petrolifere, che solo per quel che riguarda l'energia domestica porterà nelle casse del fondo in media 7 euro all'anno per famiglia.
Tra i successi dei Verdi, non manca poi una rimodulazione dei contributi CIP6. Una battaglia che già l'anno scorso il Sole che ride portò avanti, senza tuttavia riuscire a portarla a termine. In sostanza, d'ora in poi, gli incentivi si riconosceranno alle sole fonti rinnovabili e non più alle assimilabili, che hanno consentito anche a impianti che hanno bruciato carbone, bitumi e rifiuti di usufruire degli incentivi.

Redazione17 dicembre 2007

venerdì 14 dicembre 2007

mercoledì 12 dicembre 2007

“UN FUTURO SENZA ATOMICHE

Cominciamo subito - L'appello della campagna
La messa al bando di tutte le armi nucleari è un’aspirazione condivisa da tutta l’umanità.
Scritto da Comitato Promotore e pubblicato il 25-07-2007


A livello internazionale, invece, stanno aumentando ricerca e produzione di nuovi tipi di bombe atomiche. Altre potenze finanziano l’ammodernamento dei propri arsenali nucleari. Ed aumentano, di conseguenza, i Paesi che vogliono entrarne in possesso per acquistare peso sulla scena mondiale.

In Italia abbiamo 90 testate atomiche. Non dovrebbero esserci. Nel 1975 l’Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione nucleare impegnandosi (art. 2) a non produrre né ad accettare mai sul proprio territorio armi nucleari. Secondo il diritto internazionale, l’Italia le deve rifiutare. Per Alleanza (NATO), invece, le accetta. Non possiamo avere due pesi e due misure.

I negoziati internazionali per liberare l’umanità dalla minaccia atomica rimangono impantanati perché chi possiede le armi atomiche vuole solo che nessun altro le abbia. Ma non è disposto a rinunciarvi. E questo invece era l’impegno sottoscritto nel Trattato di Non Proliferazione (art.6): arrivare al disarmo nucleare totale e globale.

Cominciamo da qui. Cominciamo da noi!!!

Per questo lanciamo una raccolta di firme per una legge d’iniziativa popolare. Affinché si dichiari l’Italia “Paese Libero da Armi Nucleari”. Diventeremo, come l’Austria, uno dei 106 Stati del mondo dove le bombe atomiche non hanno diritto di cittadinanza. Saremo la maggioranza, nella buona compagnia di tutti gli Stati dell’America centro-meridionale, dell’Africa, del Pacifico, del sud-est asiatico. E cammineremo anche noi verso un futuro senza atomiche.

PROMOTORI:
ACLI, ALTRECONOMIA, APRILE, ARCI, ARCI SERVIZIO CIVILE, ARCO IRIS TV, ASSOCIAZIONE OBIETTORI NONVIOLENTI, ASSOCIAZIONE ONG ITALIANE, ASSOPACE, BEATI I COSTRUTTORI DI PACE, BERRETTI BIANCHI, CAMPAGNA OSM-DPN, CAMPAGNA PER LA RIFORMA DELLA BANCA MONDIALE, CARTA, CHIAMA L'AFRICA, CIPSI, Comitato VIA LE ATOMICHE GHEDI, Comitato VIA LE BOMBE AVIANO, COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACE DELLA CONFERENZA ISTITUTI MISSIONARI IN ITALIA, CTM ALTROMERCATO, ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI, FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO, FIM-CISL, FIOM-CGIL, FONDAZIONE LELIO BASSO SEZIONE INTERNAZIONALE, GREENPEACE, GRUPPO ABELE, LDU, LEGAMBIENTE, LIBERA, LOC, MEGACHIP, MIR, MISSIONE OGGI, MOSAICO DI PACE, MOVIMENTO IL BENE COMUNE, MOVIMENTO NONVIOLENTO, MOVIMENTO UMANISTA, NIGRIZIA, PAX CHRISTI, PEACELINK, PUNTO ROSSO, PUNTOCRITICO, REA, RETE ITALIANA PER IL DISARMO, RETE LILLIPUT, RETE NUOVO MUNICIPIO, SEMPRECONTROLAGUERRA, SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE, TAVOLA DELLA PACE, UN PONTE PER, UNIONE DEGLI STUDENTI, VERDI AMBIENTE E SOCIETA


PER ULTERIORI INFO SULLA CAMPAGNA www.unfuturosenzatomiche.org

martedì 11 dicembre 2007

LA SINISTRA -l'arcobaleno
Roma 8-9 dicembre 2007

Questa è una grande festa arcobaleno. Finalmente i colori della pace, dell'ambiente e dei diritti per creare una vera e propria alleanza tra i Verdi, le forze della Sinistra, le realtà ed i movimenti dei cittadini ma con al centro i contenuti e con una grande esigenza di cambiamento.
Non quindi una vecchia tradizione che vorrebbe la creazione di nuovi partiti ma il miglioramento delle forze politiche esistenti e la loro messa in rete con le associazioni ed i movimenti dei cittadini e con al centro il tema della riconversione ecologica della società italiana, questo è il nostro obiettivo e dobbiamo riuscirci.
Ora i Verdi lavorano perchè la Costituente Ecologista, Civica ed Arcobaleno del prossimo aprile diventi un'altra tappa per una grandissima capacità di rafforzare le istanze ambientali sia nella Sinistra Arcobaleno che nel centrosinistra in Italia ed in Europa.

venerdì 7 dicembre 2007

Conflitto d'interessi sul Piano cave di Bg. Petizione on line: "Pagnoncelli dimettiti"

Milano, 6 dicembre 2007- Avevano già chiesto le dimissioni dell’assessore regionale all’ambiente Marco Pagnoncelli – o in alternativa il “licenziamento” del medesimo da parte di Formigoni - denunciando i conflitti d’interesse nei quali ritenevano fosse coinvolto e che avrebbero inquinato l’iter di approvazione del Piano Cave della provincia di Bergamo.

Ora i consiglieri regionali dei Verdi Marcello Saponaro e Carlo Monguzzi ribadiscono “l’invito” all’assessore e lanciano una petizione on line che tutti i cittadini potranno sottoscrivere per convincere Pagnoncelli a restituire le deleghe e andarsene a casa. “Occorre superare, al più presto e in maniera certa, il conflitto d’interessi che inquina il Piano Cave di Bergamo - dicono Marcello Saponaro e Carlo Monguzzi" -. "Noi abbiamo reso pubblici i documenti che attestano i rapporti tra Pagnoncelli e la ditta Locatelli, una delle maggiori beneficiarie del Piano Cave ancora in discussione. Ora spetta ai cittadini farsi sentire.
Riteniamo che sia inammissibile, ai fini dell’autorevolezza e della trasparenza degli atti pubblici, qualsiasi commistione tra controllati e controllori. Risolvere il conflitto di interessi è il primo passo necessario per restituire credibilità a un Piano Cave ormai ridicolo, a cominciare dai volumi spropositati che la Regione ha aggiunto, infischiandosene della salvaguardia del territorio”. Petizione su http://marcellosaponaro.it/appelli/index.php
Sarà possibile firmare l’appello da stasera su www.pagnoncellidimettiti.org

martedì 4 dicembre 2007

Rottamare con giudizio e sostegno al trasporto pubblico .

Accantonati per il momento gli incentivi per le auto. Bersani e Confindustria spingono. I Verdi frenano: "Solo per quelle eco". Gli allarmismi dell'industria: "Senza crolleranno le vendite"

L'emendamento alla finanziaria per reintrodurre anche per il 2008 la rottamazione delle auto ''è per ora solo accantonato''. Lo hanno riferito oggi fonti del ministero dello Sviluppo economico. Se ieri sembrava cosa fatta, oggi la riedizione tout court del provvedimento non appare così scontata.

I Verdi, attraverso il presidente del partito e ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, continuano a frenare e ribadiscono i necessari paletti: incentivi sì ma solo ad auto veramente ecologiche, cioè elettriche, a gas o ibride.

''Se dobbiamo fare investimenti – ribatte però Pecoraro - siano per salvaguardare la riduzione dello smog nelle città italiane'', per questo ''abbiamo chiarito che vorremmo un sostegno al trasporto pubblico locale e al taglio di smog e CO2, anche perché l'Italia ha la percentuale pro capite di auto più alta d'Europa''.

Il sistema degli incentivi alla rottamazione ''rischia poi di creare assuefazione – continua il ministro - ma non credo che le lobby si arrenderanno così facilmente''. Quindi ''come ministero vigileremo sulle misure della Finanziaria con una rilevanza dal punto di vista ambientale - ha concluso Pecoraro - altrimenti è inutile andare alla conferenza di Bali sul clima per cercare di fare un nuovo protocollo, quando da noi non facciamo la riduzione dei gas serra''.

Redazione4 dicembre 2007