giovedì 28 giugno 2007

Cara UNIVERSITA’….quanto ci costi?

A giorni termineranno gli esami di maturità…ed ecco annualmente ricomparire il dilemma: “ ci vado o non ci vado all’università”? E dove vado? Per chi come noi che abitiamo nelle medie o nelle alte valli l’esodo diventa inevitabile.
Il pendolarismo giornaliero con fatiche estreme su Bergamo diventa ancora abordabile ma se la facoltà è fuori provincia …allora inizia il dramma.
Milano è raggiungibile in circa 3 o 4 ore e onestamente 8 ore al giorno di viaggio ,tra andata e ritorno,sono impensabili ergo bisogna emigrare…famiglia permettendo.

Perché il diritto allo studio sembra sempre più il diritto per le famiglie abbienti che sacrificano mediamente un budget di 1500 euro mese per l’alloggio,i pasti,le tasse universitarie,i testi e i trasporti per un solo studente …se poi in famiglia gli studenti sono 2 non basta il lavoro di 1 genitore per pagare gli studi.

Manca una vera politica per gli studenti che da una parte li renda più autonomi e dall’altra non sveni le famiglie..mancano pensionati o minialloggi ad hoc, forti riduzioni sui trasporti o mense universitarie,borse di studio significative o prestiti fiducia a tassi agevolati.

Se a questo si aggiunge il sistema universitario (unico cosi’ concepito in Europa) neanche l’estate diventa utile per un lavoro giovanile ,come in tutti gli altri paesi UE,per raccimolare un po’ di soldi almeno per non incidere fortemente sui bilanci familiari.

Questa mancanza di una politica seria sui giovani penalizza chi è più lontano dai grandi centri universitari e ancora una voltà è la montagna a farne le spese in termini di qualità di studio e di crescita culturale e professionale dei nostri giovani che è la premessa per lo sviluppo economico e culturale di tutte le nostre valli.

Si renderà necessario porre all’attenzione delle nostre Amministrazioni Comunali,alle Unioni dei Comuni e alla Comunità Montana l’urgenza di questo problema che penalizza i nostri giovani rendendoli cittadini di serie B…ma su questo piano sembra ci sia un silenzio assordante.

venerdì 22 giugno 2007

Eppur si muove !

“Investire nell’ambiente conviene”.

Con questo slogan il Comune di Clusone lancia la campagna per il risparmio energetico e le energie alternative (sabato 23 giugno,tutto il giorno,Piazza Uccelli).

Una piccola nota positiva visto che l’Amministrazione Comunale niente ha fatto in questo settore sia nelle scuole ,negli edifici pubblici,ospedale etc…chissà magari adesso si comincia seriamente.

Una “piccola” nota negativa rimane pero’ la collaborazione accettata se non addirittura sollecitata di una sponsorizzazione di una sola ditta La220 e di una sola banca UBI…come se sul territorio non ci fossero altre ditte ed altre banche che finanziano l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici.

In un clima generale di liberalizzazioni con questa operazione il Comune sembra invece indicare ,in chiave monopolistica,una sola ditta e una sola banca.

Beh insomma …a chi giova ?

mercoledì 20 giugno 2007

POSTE & TERRITORIO

Che le “privatizzazioni” non abbiano ancora dato i risultati sperati ,almeno per le POSTE , è sotto gli occhi di tutti anche se sono stati introdotti servizi accessori come il Banco-Posta o i servizi On-LINE.

Purtroppo nei piccoli paesi di montagna ,tra questi molti della Val Seriana, gli uffici postali sono aperti al pubblico a giorni alterni con forte disagio per i cittadini e con la distribuzione della corrispondenza in modo molto irregolare con un tourn-over impressionante di personale.

Considerato che la popolazione residente è prevalentemente costituita da persone anziane, non auto-muniti e in presenza di un servizio di trasporto pubblico poco frequente, il servizio postale costituisce l’unico servizio per le riscossioni delle pensioni e per i depositi di risparmio…a questo aggiungiamo l’aumento spropositato di turisti nel periodo estivo.

Difendere il territorio è anche garantire ai nostri piccoli comuni quei servizi minimi al cittadino e la valorizzazione dell’economia montana.

In fondo le POSTE costituiscono un servizio pubblico di carattere universale che viene pagato direttamente con i soldi dei contribuenti evitiamo cosi’ di fare delle nostre piccole comunità montane che costituiscono ben il 72% dei Comuni italiani , cittadini di serie B.

Il nostro impegno politico non mancherà certo per sostenere queste piccole realtà comunali in difesa dei presidi territoriali ,quali le poste, per una migliore qualità della vita dei nostri cittadini

venerdì 15 giugno 2007

Attacco al biologico

I ministri Ue dell'agricoltura hanno approvato a Lussemburgo un nuovo regolamento che prevede la presenza di una soglia accidentale di Ogm dello 0,9% anche nei prodotti biologici.

L'Italia, con Belgio, Grecia e Ungheria, si è schierata contro chiedendo invece una soglia dello 0,1%, ma non è stato possibile raggiungere una minoranza di blocco … anche se il Parlamento europeo si era espresso a favore di una soglia dello 0,1%.

Il presidente della Commissione agricoltura della Camera, il verde Marco Lion, chiede che l’Italia corra immediatamente ai ripari approvando “urgentemente” il disegno di legge sulle produzioni biologiche, “già in discussione in commissione, nel quale introdurre il divieto di contaminazione dei prodotti biologici per dare una risposta chiara alle organizzazioni agricole, alle associazioni dei produttori biologici e ai consumatori, i veri truffati da questa devastante e illogica decisione''.

Per il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, la decisione del Consiglio "è grave e sbagliata e danneggia sia i produttori biologici sia i diritti dei consumatori". "Occorre verificare da subito – ha aggiunto - tutte le contromisure che Governo e Parlamento italiano possono attuare per garantire sia i produttori biologici che i consumatori che vogliono essere sicuri di acquistare prodotti realmente ogm free".

Come cittadini e consumatori non staremo certo alla finestra a guardare …abbiamo il diritto-dovere di mobilitarci con numerose iniziative per sensibilizzare ciascuna delle nostre realtà comunali perché il nostro territorio rimanga senza OGM e si valorizzino i nostri prodotti locali.

martedì 12 giugno 2007

Ambiente, 15 milioni per le due ruote ecoincentivi estesi anche alle biciclette


ROMA - Il ministero dell'Ambiente ha stanziato 15 milioni per svecchiare il parco veicoli circolanti - per il 66 per cento rappresentato ancora dai vecchi euro zero - e ridurre del 40-45 per cento le polveri sottili. "E da quest'anno - ha sottolineato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, presentando l'accordo con il presidente di Confindustria Ancma Guidalberto Guidi - viene incentivato anche l'acquisto di biciclette e veicoli elettrici. E' stata anche prevista la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto di un nuovo mezzo". Gli sconti per chi rottama un ciclomotore euro zero o comunque costruito fino a tutto il 2001 variano dal 10 al 30 per cento, a seconda della maggiore prestazione ambientale del mezzo acquistato. Su tutti, sono premiati i veicoli elettrici ai quali sono stati destinati 1,5 milioni di euro del totale.

Nel dettaglio, a fronte della demolizione di un ciclomotore euro zero o comunque costruito fino a tutto il 2001 si otterranno i seguenti incentivi: per l'acquisto di una bicicletta è previsto il 30 per cento del prezzo di listino fino ad un massimo di 250 euro; per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica il 30 per cento del prezzo fino a un massimo di mille euro; per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita il 30 per cento del prezzo fino a un massimo di 700 euro; per un ciclomotore euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 litri per 100 km) il 15 per cento del prezzo fino a un massimo di 300 euro; per un ciclomotore euro 2 a 2 tempi l'8 per cento del prezzo fino a un massimo di 150 euro.
per ulteriori informazioni vedi il sito :Ambiente, 15 milioni per le due ruoteecoincentivi estesi anche alle biciclette


ROMA - Il ministero dell'Ambiente ha stanziato 15 milioni per svecchiare il parco veicoli circolanti - per il 66 per cento rappresentato ancora dai vecchi euro zero - e ridurre del 40-45 per cento le polveri sottili. "E da quest'anno - ha sottolineato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, presentando l'accordo con il presidente di Confindustria Ancma Guidalberto Guidi - viene incentivato anche l'acquisto di biciclette e veicoli elettrici. E' stata anche prevista la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto di un nuovo mezzo". Gli sconti per chi rottama un ciclomotore euro zero o comunque costruito fino a tutto il 2001 variano dal 10 al 30 per cento, a seconda della maggiore prestazione ambientale del mezzo acquistato. Su tutti, sono premiati i veicoli elettrici ai quali sono stati destinati 1,5 milioni di euro del totale.

Nel dettaglio, a fronte della demolizione di un ciclomotore euro zero o comunque costruito fino a tutto il 2001 si otterranno i seguenti incentivi: per l'acquisto di una bicicletta è previsto il 30 per cento del prezzo di listino fino ad un massimo di 250 euro; per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica il 30 per cento del prezzo fino a un massimo di mille euro; per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita il 30 per cento del prezzo fino a un massimo di 700 euro; per un ciclomotore euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 litri per 100 km) il 15 per cento del prezzo fino a un massimo di 300 euro; per un ciclomotore euro 2 a 2 tempi l'8 per cento del prezzo fino a un massimo di 150 euro.

Per ulteriori informazioni vedi il sito :www.minambiente.it

( Da Repubblica 11 giugno 2007)

giovedì 7 giugno 2007

ARIA di crisi a CLUSONE

Bocciata la “variante al Piano regolatore generale “ dal Consiglio Comunale di Clusone.
2 anni di impasse ,tira e molla,minacce e silenzi ,solo comunicati a mezzo stampa …ma mai un confronto diretto con i cittadini. Mai uno straccio di notiziario comunale per informare la cittadinanza. Ora i nodi vengono al pettine.Dopo le varie lamentele per le nuove e assurde costruzioni,per ristrutturazioni che lasciano allibiti,per la noncuranza generale del territorio..ora zero e a capo.

Sostenibile ,anzi più che sostenibile,l’idea che queste varianti debbano trovare una loro logica solo in un Piano Generale di Territorio, che ridisegni il futuro di Clusone in collaborazione (non in competizione ) con i comuni limitrofi,che stabilisca lo sviluppo sostenibile,l’ampliamento edilizio (se necessario) soprattutto per i giovani residenti,più che nuove colate di cemento di seconde case (vuote per 10 mesi all’anno),un turismo eco-compatibile,un uso qualititativo del territorio e del paesaggio in genere.

Insomma 2 anni persi che non danno certo l’immagine di una Amministrazione Comunale moderna ed efficiente..forse non servono neanche le dimissioni del Sindaco part-time Guido Giudici né peggio un Commissario Comunale che condannerebbe all’immobilismo assoluto la politica-amministrativa comunale.

Scorciatoie prefettizie ,quali ventilate da alcuni organi di stampa ,quali un Sindaco dimissionario nominato Commissario ad acta per far approvare queste varianti al PRG o ancor peggio il ricorso al TAR per invalidare un voto contrario…ci sembrano strade meschine ,pericolose e non produttive.

Aprire la questione del futuro del nostro Comune è un dovere dell’attuale Amministrazione in stretta collaborazione con la voce dei cittadini : è questo per noi il senso di una democrazia partecipata per uscire da una logica auto-referenziale che allontana sempre di più la cittadinanza dalla sua attuale Amministrazione.

venerdì 1 giugno 2007

OGM ? NO GRAZIE

E’ apparso su Araberara (pag.5) un appello ai SINDACI e ai CITTADINI del Consigliere Regionale dei Verdi Marcello Saponaro riguardo il problema OGM (Organismi Geneticamente Modificati).

Dire No agli OGM è un nostro diritto di cittadini ,diritto fondamentale per la tutela “in primis “ della nostra salute nonché dell’ambiente.

“Dare il via libera nel nostro paese alla coesistenza tra agricoltura tradizionale e transgenica significa andare incontro a danni irreversibili per il territorio e l’economia “.

Già oggi la nostra agricoltura è di alta qualità concorrenziale con altri paesi europei ed extra europei quali Cina o Argentina.

“Scegliere i prodotti evitando di mettere nel carrello quelli modificati geneticamente significa dire no ad un mercato che pur di abbassare i prezzi azzera la qualità e fa male a tutti”.

In Germania è già stata sospesa e vietata la produzione e la commercializzazione del mais OGM Monsanto (comunemente detto MON 810) e la Francia si appresta a fare lo stesso per evitare una contaminazione di quasi 50.000 ettari. Ugualmente l’Austria e la Spagna e lo stesso il divieto assoluto in Ungheria.

In mezzo a tanti disastri ecologici e ambientali …lasciateci almeno ancora la nostra POLENTA…senza OGM …diciamo di smettere!

Per ulteriori informazioni sul mais transgenico : www.dirittigenetici.it