MARTEDI' 04 MARZO IL CONSIGLIO REGIONALE VOTA LA LEGGE "AMMAZZAPARCHI": MOBILITIAMOCI!!!
Cari amici, care amiche.La voglia di cemento incalza spinta da forti interessi: che si tratti di realizzare grosse operazioni speculative, di stendere nastri d'asfalto a spese di noi tutti o - spesso e volentieri - di trovare una collocazione 'legale' per capitali provenienti da attività mafiose, il business immobiliare non ha nessuna intenzione di rispettare i confini di quel 20% di territorio lombardo compreso nei parchi: non trova altra spiegazione l'emendamento, che verrà votato il prossimo 4 marzo, caparbiamente voluto dall'assessore all'urbanistica, il leghista Boni, e fatto proprio da tutta la maggioranza del Consiglio Regionale.
L'emendamento, battezzato 'ammazzaparchi', dà la possibilità ad ognuno dei 400 comuni dei parchi di concordare con la Regione la modifica delle tutele urbanistiche, anche quando il piano del parco preveda vincoli incompatibili con la cementificazione: di fatto, rende labile e modificabile 'secondo bisogna' ogni prescrizione prevista all'interno dei parchi.
Come spesso accade, questo provvedimento ha un 'padrino' politico nel Comune di Milano che, in sede di elaborazione del PGT, intende 'sbloccare' le aree di Parco Agricolo Sud Milano al fine di realizzare interventi immobiliari.
E una madrina in una parte della Provincia di Milano, che si è fatta animatrice con tutti i comuni dello stesso parco di una pasticciata proposta di revisione dei confini del Parco Sud.
Ma ora la palla è tutta in mano alla maggioranza in Consiglio Regionale, che con una buona dose di arroganza intende approvare un provvedimento di legge che però determinerà i propri effetti deregolatori e arbitrari su tutti i parchi della Lombardia.
La difesa dei parchi e, con essi, dei valori e delle identità del territorio lombardo è una battaglia che merita di essere condotta pur sapendo che non sarà facile.
Occorrerà sviluppare informazione e mobilitazione, raccogliere firme a difesa dei parchi, sviluppare iniziative di protesta ma anche proposte per rendere la legislazione lombarda meno lassista nei confronti del consumo di suolo, raccogliere firme per abrogare la norma, e bisognerà vigilare in ogni comune per 'limitare i danni' della legge.
Ad essere in gioco è la natura, la vivibilità e l'identità di questa nostra Lombardia.
*NON VOGLIAMO CHE IL FUTURO DEL PAESAGGIO LOMBARDO SIA DECISO DALLE SOCIETA' IMMOBILIARI, LA LOMBARDIA E' UNA NOSTRA RESPONSABILITA'.
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