mercoledì 16 aprile 2008

OPINIONI

Il 14-4-2008 alle 11:09 pm Gianfranco58 scrive:

Il risultato elettorale è di quelli che non lasciano spazio a dubbi.
Peggio di una clamorosa sconfitta, si può parlare di capolinea.
Scrivo capolinea e mi viene in mente Bertinotti, l’ottimo Bertinotti, che nel giorno della sua Little Big Horne spera che si possa salvare “il viaggio”.
No, rimane solo il tempo dell’analisi per verificare cosa è rimasto e cosa ha determinato questo che è sembrato un clamoroso calcio nel culo da parte del corpo elettorale.

Non mi sembra nemmeno il caso di chiedersi se c’è un futuro per la Sinistra Arcobaleno, semmai c’è da chiedersi se c’è mai stato un passato.
Un cartello elettorale che ha sterminato all’origine la componente ambientalista della coalizione.
Pecoraro Scanio (mentre scrivo non si è ancora presentato con le dimissioni da segretario dei Verdi e questo è patetico) è il killer principaledel partito.
Sintetizzando, lo ha portato nel “cul de sac” della sinistra che si vuole “antagonista” o “massimalista” senza che ce ne fosse una sola ragione.
E questa tumulazione non è avvenuta negli ultimi due mesi, ma trova origini più lontane.Il partito ha smarrito la sua identità assumendo connotati che non gli appartengono e che non gli dovrebbero appartenere.

Il primo problema sarà quello di ritrovare quell’identità, esercizio necessario e da farsi conun nuovo quadro dirigenziale.

Oggi non ha (stra)perso solo la Sinistra Arcobaleno, oggi la sconfitta comprende anche Veltroni. Ma è indubbio che lo scenario è cambiato e con questo nuovo scenario bisognerà collocare il partito dei Verdi in futuro.

Il tema dell’ambiente è più attuale che mai e non c’entra nulla con la falce e martello.

Nessun commento: