ARIA di crisi a CLUSONE
Bocciata la “variante al Piano regolatore generale “ dal Consiglio Comunale di Clusone.
2 anni di impasse ,tira e molla,minacce e silenzi ,solo comunicati a mezzo stampa …ma mai un confronto diretto con i cittadini. Mai uno straccio di notiziario comunale per informare la cittadinanza. Ora i nodi vengono al pettine.Dopo le varie lamentele per le nuove e assurde costruzioni,per ristrutturazioni che lasciano allibiti,per la noncuranza generale del territorio..ora zero e a capo.
Sostenibile ,anzi più che sostenibile,l’idea che queste varianti debbano trovare una loro logica solo in un Piano Generale di Territorio, che ridisegni il futuro di Clusone in collaborazione (non in competizione ) con i comuni limitrofi,che stabilisca lo sviluppo sostenibile,l’ampliamento edilizio (se necessario) soprattutto per i giovani residenti,più che nuove colate di cemento di seconde case (vuote per 10 mesi all’anno),un turismo eco-compatibile,un uso qualititativo del territorio e del paesaggio in genere.
Insomma 2 anni persi che non danno certo l’immagine di una Amministrazione Comunale moderna ed efficiente..forse non servono neanche le dimissioni del Sindaco part-time Guido Giudici né peggio un Commissario Comunale che condannerebbe all’immobilismo assoluto la politica-amministrativa comunale.
Scorciatoie prefettizie ,quali ventilate da alcuni organi di stampa ,quali un Sindaco dimissionario nominato Commissario ad acta per far approvare queste varianti al PRG o ancor peggio il ricorso al TAR per invalidare un voto contrario…ci sembrano strade meschine ,pericolose e non produttive.
Aprire la questione del futuro del nostro Comune è un dovere dell’attuale Amministrazione in stretta collaborazione con la voce dei cittadini : è questo per noi il senso di una democrazia partecipata per uscire da una logica auto-referenziale che allontana sempre di più la cittadinanza dalla sua attuale Amministrazione.
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