NON DIMENTICARE LA MONTAGNA
Sembra questo un appello che ogni anno si affaccia alla presentazione della FINANZIARIA.
Ci si accorge troppo spesso che la montagna esista solo nei momenti di emergenza o di catastrofi o calamità ..incendi ,alluvioni ,frane ma poco nel suo scorrere di vita quotidiana.
Eppure la montagna e chi la abita ,dopo gli spopolamenti degli anni 80, vede una stabilità abitativa assai significativa con il turismo ,l’industria ,l’artigianato ,il terziario avanzato,l'agricoltura e l'allevamento e tutto questo al di là delle difficoltà di collegamenti e di viabilità e tutto questo al di là di una scarsità di servizi troppo sparsi sul territorio e scarsi rispetto alla città.
E’ chiaro quindi che chi vive nei nostri territori si senta talvolta quasi abbandonato quasi un cittadino di serie B per qualità e quantità di servizi !
Se la protesta delle Comunità Montane verso questa finanziaria merita una attenta analisi delle motivazioni ,non solo di auto-difesa e di poca critica , dall’altra pero’ solleva un tema ormai ineludibile: quali strutture amministrative per il territorio ?
Si parla di soppressioni di province ,di soppressioni di comunità montane ,di riduzione della rappresentanza nelle stesse (nel nome del risparmio per i costi della politica ), di unioni di comuni etc…!
La realtà è anche più incalzante! Il senso ,oggi,di certe realtà comunali là dove non si raggiungono neanche i 100 abitanti ( poco più o meno di un condominio di città) o dove certi comuni ormai faticano a capire dove iniziano e dove terminano, tanto l’urbanizzazione li ha cosi’ incollati l’uno all’altro.
Ebbene allora ben vengano le proteste e le richieste di maggiori risorse per le realtà di montagna ma non sarà con leggi sparse qua e là siano esse nazionali o regionali che si risolveranno i problemi della montagna. Problemi che vanno ben oltre i piccoli campanilismi e gli ancor più piccoli localismi (vedi le frazioni comunali )..si rende necessaria ormai una vera grande riflessione che ridisegni da una parte le realtà istituzionali (comuni ,unione dei comuni ,comunità montane ,consorzi etc..) , con chiarezza e con stabilità nel tempo , e dall’altra liberare risorse ed investimenti per questi territori che costituiscono il presidio più qualificato per l’ambiente e la storia del nostro paese.
“La montagna esiste e merita rispetto”.
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