Turismo sostenibile e responsabile
698 milioni di arrivi internazionali, 478 miliardi di dollari spesi nel 2000, 1 occupato su 12 nel mondo: questi sono i numeri del Turismo, la prima industria del pianeta. Un'industria in netta crescita che certamente genera guadagni e benefici per le popolazioni nei luoghi di destinazione. Ma anche impatti negativi. Questi hanno ricadute su tre aspetti interconnessi: l'ambiente naturale, gli aspetti socio-culturali e quelli legati all'economia e allo sviluppo.
Ci riferiamo alla distruzione di coste ed ambienti naturali per far posto agli insediamenti turistici, allo sfruttamento del lavoro minorile, al traffico illegale di specie protette per il mercato dei souvenir, alla perdita d'identità culturale delle popolazioni nei luoghi di destinazione e a molte altre cose.
Lo stretto legame di dipendenza tra l'attività turistica e le risorse sulle quali questa vive (ambientali, culturali, umane) rende necessaria una riflessione sui modi di vivere e proporre il turismo.
Che differenza c'è tra Turismo Sostenibile e Turismo Responsabile? Se per sostenibilità si intende un modo di operare che possa essere "sopportato" dall'ambiente in senso lato (naturale, umano) in modo da conservarne nel tempo la qualità e le caratteristiche essenziali, e per responsabilità la consapevolezza delle proprie azioni e l'impegno a farsi carico delle conseguenze, allora i due termini si completano l'un l'altro: infatti il turismo per poter essere sostenibile deve necessariamente perseguire la responsabilità, a tutti i livelli, e un turismo in cui tutti i soggetti coinvolti svolgano il proprio ruolo con responsabilità, nel rispetto reciproco, non può che essere sostenibile.
Utopia? Forse, ma parafrasando il famoso detto di Lao Tze, qualunque viaggio, per lungo e difficile che sia, inizia con un passo.
Anche come turisti abbiamo la possibilità di fare qualcosa. Possiamo esercitare il nostro potere decisionale, indirizzando le nostre scelte verso soluzioni più rispettose dell'ambiente e della gente nei luoghi di destinazione.
Questo implica in primo luogo la necessità di essere informati, di riflettere sui nostri reali bisogni e aspettative, per poter scegliere il tipo di vacanza e di destinazione più "adatti" a noi. Il passo successivo riguarda l'organizzazione del viaggio, la scelta del Tour Operator o delle sistemazioni e dei mezzi di trasporto, se siamo viaggiatori indipendenti.
Infine, durante il viaggio, il modo in cui ci rapportiamo con la gente, quello che mangiamo, quello che acquistiamo, il modo in cui ci comportiamo, tutto può contribuire a fare di noi un viaggiatore responsabile. Cliccate sul decalogo e consultate il sito di AITR www.turismoresponsabile-aitr.it per organizzare una vacanza all'insegna del rispetto!!
(da CTS-ambiente )
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